Come risparmiare con lo scambio sul posto

Hai mai sentito parlare di Scambio sul Posto dei pannelli solari? Si tratta di una particolare forma di autoconsumo che valorizza l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici.
 
In cosa consiste? In pratica tutta l’energia che non viene immediatamente auto consumata dalle tue necessità viene immessa in rete con un meccanismo che permette alla rete di funzionare come un sistema di accumulo che ti fa prelevare energia in un secondo momento.
 
L’energia non immediatamente auto consumata viene immessa in rete e dà diritto ad un contributo a titolo di rimborso parziale delle bollette pagate in relazione all’energia immessa in rete.
 
Le bollette vengono inoltre erogate normalmente, mentre il GSE rimborsa semestralmente o annualmente l’energia immessa in rete.
 
Se abbiamo un impianto fotovoltaico di proprietà potremo produrre energia per:
  • consumarla con le nostre utenze (autoconsumo)
  • immetterla nella rete nazionale quando è in eccesso (scambio sul posto)


Se l’impianto fotovoltaico è dotato di sistema di accumulo, si potrà utilizzare l'energia accumulata anche durante le ore notturne, favorendo così l'autoconsumo e l'autonomia energetica.

Per calcolare il contributo dello scambio sul posto sono sufficienti due sole “letture”: energia immessa ed energia prelevata.

Pur essendo, il valore economico riconosciuto per l’energia immessa in rete, inferiore rispetto al valore dell’energia prelevata, bisogna ricordare che un impianto fotovoltaico può produrre ogni giorno una quantità di energia tale da soddisfare tutti i consumi con un conto sempre a credito dell’utente.

Infine, è importante sapere che, per tutti gli impianti fotovoltaici installati dal 2015 in poi il limite di dimensionamento per poter usufruire al meccanismo dello scambio sul posto è di 500 kWp.