Come funziona un impianto fotovoltaico, quali sono i suoi componenti, come mantenerlo pienamente efficiente. Evolvere ha le risposte per te
Sempre più italiani hanno scelto di alimentare la propria casa con l'energia del sole, un'energia pulita e rinnovabile che fa bene al pianeta e fa anche risparmiare in bolletta tutti coloro che scelgono di abbracciare questa tecnologia.
In queste FAQ cerchiamo di rispondere alle domande e curiosità più comuni.
CHE COS'È UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO?
Un impianto fotovoltaico produce energia elettrica, trasformando direttamente l’energia solare incidente sulla superficie terrestre in energia elettrica. Questo avviene attraverso le proprietà del silicio, un elemento semiconduttore molto usato in tutti i dispositivi elettronici.
COME FUNZIONA UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO DOMESTICO?
I componenti di un impianto fotovoltaico cominciano dai pannelli solari (o moduli fotovoltaici), che trasformano i raggi del sole in un flusso elettrico in corrente continua, grazie all'interazione tra i fotoni solari e gli elettroni presenti negli atomi di silicio.
L'inverter provvede poi a trasformare questo flusso da continuo a corrente alternata.
Il contatore, invece, misura e contabilizza l'energia prodotta dall'impianto e l'eventuale energia acquistata dalla rete.
Se dotato di sistema di accumulo (o storage), l'impianto può immagazzinare la corrente elettrica prodotta nelle ore più soleggiate della giornata, per utilizzarla nelle ore notturne, aumentando così il risparmio.
QUALI SONO LE TIPOLOGIE DI FOTOVOLTAICO PIÙ CONOSCIUTE?
Una prima distinzione è tra gli impianti “grid connected”, connessi alla rete di distribuzione elettrica, e quelli “stand alone”, o “a isola”, disconnessi dalla rete elettrica.
Una seconda distinzione è la presenza, o meno, di un sistema di storage, che prevede una connessione con la rete di distribuzione elettrica, ma al contempo la presenza di adeguati sistemi di accumulo. Così tutta l'energia prodotta viene utilizzata per l'autoconsumo e il surplus viene trasferito nella rete (così come eventuali carenze sono garantite dalla rete stessa).
QUALI SONO LE TIPOLOGIE DI PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI?
- Pannelli fotovoltaici in silicio monocristallino: sono i più performanti. Ogni cella viene ricavata da un unico cristallo di silicio, per un processo di produzione piuttosto laborioso che determina un costo solitamente maggiore.
- Pannelli fotovoltaici in silicio policristallino, realizzati attraverso una gettata di silicio fuso, sono meno costosi ma anche meno efficienti.
- Pannelli fotovoltaici a film sottile, realizzati da pellicole sottili di diversi materiali, garantiscono un'efficienza di conversione minore, ma hanno il vantaggio di minori costi di produzione e una versatilità maggiore, poiché più flessibili e leggeri.
- Pannelli fotovoltaici PERC (acronimo di Passivated Emitter and Rear Cell): sono i pannelli solari più evoluti, standard per Evolvere. Prevedono uno strato aggiuntivo sul retro in silicio monocristallino, che riflette e recupera la luce non assorbita dal pannello. Questo permette di aumentare l'efficienza, riducendo al contempo i costi di produzione.
COME INSTALLARE UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO?
Una volta individuato il fornitore, sarà quest’ultimo a occuparsi delle opportune verifiche che comprendono l’eventuale presenza di vincoli, i carichi della struttura e le norme antincendio. L’esito di queste verifiche, insieme ai dati dell’impianto, sarà inserito in un progetto obbligatorio per legge che verrà fornito direttamente dall’impresa che effettuerà il lavoro.
QUALI AUTORIZZAZIONI SERVONO PER INSTALLARE?
- Comunicazione o richiesta di autorizzazione al Comune.
- Richiesta di connessione al GSE.
- Registrazione anagrafica dell’impianto sul portale di Terna.
- Richiesta di attivazione dei meccanismi incentivanti, sempre tramite portale del GSE e invio dichiarazione per detrazioni fiscali all’ENEA.
QUANTO DURA UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO?
Un impianto fotovoltaico ben progettato e con componenti di qualità ha una durata che in media raggiunge e supera i 20 anni (ad eccezione dell'inverter, che ha una durata inferiore). Una manutenzione periodica effettuata con regolarità aiuta a prolungarne la vita e contemporaneamente ne garantisce la giusta resa.
Noi di Evolvere ci affidiamo a partner tecnici leader nel settore per offrire la migliore soluzione per le tue esigenze. Jinko Solar è leader mondiale nella produzione di pannelli fotovoltaici, mentre Fimer è azienda italiana che produce inverter e sistemi di storage di altissima qualità. Per i pannelli fotovoltaici offriamo 10 anni di garanzia sul prodotto e 25 anni di garanzia sul rendimento, e 10 anni di garanzia tecnica per gli inverter e per i sistemi di storage.
QUANTO COSTA UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO?
Il costo di un impianto fotovoltaico dipende da molti fattori. Dalla potenza e tipologia di impianto fotovoltaico, alla capacità del sistema di accumulo, e può comprendere anche altre voci, soprattutto se inserito in un contesto più ampio come il Superbonus 110%.
Per esempio, l'installazione di una pompa di calore ibrida, ma anche la fornitura di una infrastruttura per la ricarica di veicoli elettrici. Ottima notizia: l'offerta Super Tuo di Evolvere prevede uno sconto del 100%, nell'ambito del Superbonus 110%, riconosciuto secondo le condizioni e i limiti previsti dalle condizioni generali del contratto. A fine ciclo, lo smaltimento di un impianto non comporta alcun costo, perché l’attività viene svolta dal consorzio PV Cycle, i cui servizi sono compresi nel prezzo di vendita dell’impianto.
MANUTENZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO: I PASSI FONDAMENTALI
La manutenzione periodica dell’impianto comprende la pulizia dei pannelli e la revisione dei diversi componenti, come interruttori, sistemi di fissaggio, morsetti e bullonistica. Attività che richiedono una conoscenza approfondita dell’impianto, per cui è importante affidarsi a personale tecnico qualificato.
COME MONITORARE I CONSUMI?
Gli impianti connessi in rete, che immettono una parte dell’energia totale prodotta nella rete elettrica, devono avere due misuratori: un contatore di produzione per misurare la quantità di energia prodotta; un contatore di immissione per misurare la quantità di energia immessa in rete.
Inoltre, negli impianti che funzionano secondo il principio dello scambio sul posto è necessario un contatore di prelievo (o bidirezionale) per poter misurare l’energia scambiata con la rete. Gli impianti ai quali non è connessa nessuna utenza hanno un solo contatore, dato che la quantità dell’energia prodotta è pari a quella immessa in rete. Producendo energia elettrica, non è importante controllare soltanto i consumi, ma anche monitorare il rendimento dell'impianto, per verificare la sua efficienza. Per fare questo questo è necessario installare un sistema di smart metering, ossia un sistema di monitoraggio continuo, in grado di avvisare anche all'insorgere di qualsiasi anomalia di funzionamento o rendimento.
IN CASO DI INTERRUZIONE DI CORRENTE COSA SUCCEDE ALL'IMPIANTO?
Un'interruzione di corrente non imputabile all'impianto fotovoltaico domestico, quindi un black out esterno o lavori sulla linea, impone il distacco immediato e automatico dell'impianto fotovoltaico, per motivi di sicurezza.
QUALI SONO I VANTAGGI DEL FOTOVOLTAICO?
Salvaguardare il Pianeta e risparmiare ogni giorno: due fattori distinti, non in conflitto tra loro. Da una parte c'è una scelta ecologica: l'energia fotovoltaica è rinnovabile e pulita, a zero emissioni di anidride carbonica, tra i principali responsabili dell'effetto serra. Dall'altra, il risparmio economico è evidente: i costi in bolletta vengono abbattuti fino al 90% in caso di un impianto efficiente con sistema di accumulo.
A QUALI AGEVOLAZIONI FISCALI POSSO RICORRERE?
L'agevolazione più vantaggiosa oggi è senz'altro il Superbonus 110%, attivo con scadenze diverse fino al 31 dicembre 2022, che prevede detrazioni al 110% per interventi di efficientamento energetico sull’abitazione, suddivisi in principali (o trainanti) e aggiuntivi (o trainati). Tra questi ultimi è stato incluso anche il fotovoltaico con accumulo che per poter beneficiare del Superbonus 110% dovrà essere trainato da altre tipologie di intervento considerate trainanti, come per esempio l’installazione di una pompa di calore o il cappotto termico. Insieme dovranno consentire il doppio salto di classe energetica o comunque il conseguimento di quella più elevata.
È possibile ricorrere anche al Bonus per le ristrutturazioni edilizie al 50% che comprende l’installazione e l’acquisto di un impianto fotovoltaico e di un sistema di accumulo dell’energia, e che può interessare anche singoli lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, non necessariamente inquadrati in un sistema di interventi atti a migliorare le prestazioni energetiche. Per entrambi - Superbonus 110% e Bonus per le ristrutturazioni edilizie al 50% - è possibile l’opzione dello sconto in fattura e della cessione del credito.
Hai altri dubbi? Contattaci subito e trova insieme ai nostri professionisti la soluzione adatta alle tue esigenze!